Imposte sul Gas

ACCISE – IVA – AGEVOLAZIONI

Il gas, come le altre fonti di energia (benzina, elettricità) è un prodotto soggetto ad un elevato livello di tassazione. In particolare per il gas si pagano le seguenti 3 imposte:

  • Imposta indiretta sul consumo (Accisa)
  • Addizionale Regionale
  • Imposta sul Valore Aggiunto (IVA)

Esistono, inoltre, delle agevolazioni fiscali  per associazioni senza scopo di lucro.

ACCISE

L’imposta indiretta sul consumo, chiamata accisa, è un tributo che viene applicato alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal fornitore scelto. L’accisa pagata in bolletta dipende innanzitutto dal tipo di utilizzo, civile o industriale, dall’ubicazione geografica dell’utenza e dal consumo. Per gli “usi civili”, che comprendono gli usi domestici, è differenziata per due macro zone del paese:

  • Centro Nord
  • Sud (territori ex Cassa del Mezzogiorno – D.P.R. n. 218/1978)
    • Abruzzo, Molise, Campania,  Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna;
    • Le province di Frosinone e Latina;
    • Alcuni comuni della provincia di Roma, di Rieti e di Ascoli Piceno;
    • L’isola d’Elba, l’isola del Giglio e Capraia;

questa differenza di tassazione è dovuta alla volontà di incentivare la metanizzazione delle zone del Sud. Adesso, la rete di distribuzione del gas metano è stata sostanzialmente completata in tutto il paese e le aliquote dovrebbero convergere verso il livello di aliquota del Mezzogiorno. Purtroppo, per mancanza di risorse economiche la riduzione delle aliquote del Centro-Nord non si è ancora verificata.

L’accisa sul gas è variabile secondo 4 scaglioni di consumo specificati nella tabella sottostante (riferita al periodo 2017-2018)

Scm/anno €/smc €/smc
0 – 120 0,044 0,038
121 – 480 0,175 0,135
481 – 1.560 0,170 0,120
Oltre 1.560 0,186 0,150

L’accisa che invece grava sulle imprese: industriali, artigianali e agricole ha un’unica aliquota se i consumi non superano 1.200.000 smc/anno secondo la tabella sottostante (riferita all’anno 2014)

Scm/anno €/smc
Fino a 1.200.000 0,012498
Oltre 1.200.000 0,0074988

ADDIZIONALE REGIONALE

L’addizionale regionale è determinata da ciascuna regione sempre nei limiti dettati dalla legge, ad eccezione di quelle a statuto speciale che ne sono esenti. La Lombardia la ha abolita, mentre la Liguria e l’Abruzzo fanno una distinzione in base alla zona climatica dell’abitazione. Quest’addizionale regionale, così come l’addizionale nazionale, è proporzionale al consumo del gas.

IVA

L’imposta sul Valore Aggiunto, l’IVA, è invece calcolata sul costo complessivo del servizio, quindi sulla somma di tutte le voci presenti in fattura, comprese le accise. L’aliquota applicata per gli usi domestici e pari al:

  • 10% per i primi 480 smc consumati
  • 22% su tutti gli altri consumi e sulle quote fisse

Nella base dell’imponibile dell’IVA sono comprese anche le accise, questo significa che si paga un’imposta sull’imposta!

Per i clienti con usi diversi dal domestico, ovvero per clienti con partita IVA viene applicata un’aliquota del 22% per la “materia prima gas naturale”, per le “spese di trasporto”, per la “gestione del contatore” e per gli “oneri di sistema”. Così come per i clienti domestici, l’IVA viene applicata alle altre imposte (accisa e addizionale regionale).

AGEVOLAZIONI FISCALI

Per la fornitura del gas metano è prevista una riduzione dell’imposta di consumo (accisa) e dell’addizionale regionale nel caso in cui il metano venga utilizzato per usi civili o per usi industriali.

Le attività che possono richiedere l’agevolazione sul gas sono:

  • Gli impianti sportivi adibiti esclusivamente ad attività dilettantistiche e gestiti senza fine di lucro
  • Le attività ricettive svolte da istituzioni (anche aventi fini di lucro) finalizzate all’assistenza dei disabili, degli orfani,degli anziani, degli indigenti e dalle comunità di recupero di tossicodipendenza dove vengono svolti lavori artigianali o agricoli
  • Le case di cura organizzate e quantificabili come imprese industriali (Codice Civile art. 2082 e segg.)
  • I poliambulatori privati di fisioterapia

Per ottenere l’agevolazione fiscale l’utente deve inoltrare al proprio fornitore l’apposita domanda dove deve essere indicata:

  • La tipologia di utenza
  • La relativa agevolazione fiscale di cui si ha diritto

Il beneficio decorre dalla ricezione della modulistica da parte del fornitore.

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

I documenti da inoltrare al fornitore insieme alla domandasono:

  • Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio (C.C.I.A.A.) in carta semplice unitamente alla dichiarazione sostitutiva di certificazione
  • Dichiarazione sostitutiva dell’Atto di Notorietà
  • Copia dell’attestazione rilasciata dalla competente Agenzia delle Dogane (solo per clienti soggetti passivi accise)
  • Fotocopia documento di identità del legale rappresentante